Rimini | Saldi: per l’86% dei commercianti vendite in diminuzione
Saldi in ripresa secondo lo studio di Iscom group, ma non a Rimini avvisano subito dalla Confcommercio territoriale. Se in generale l’indagine ha evidenziato, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un andamento delle vendite stabile per il 53% degli operatori, e in aumento per il 17% a livello regionale, per la provincia di Rimini i dati sono molto meno incoraggianti: solo il 14% degli operatori dichiara che l'andamento delle vendite è stabile rispetto allo scorso anno, mentre l'86% dichiara che le vendite sono diminuite.
“I saldi non mostrano i segnali di ripresa sperati – commenta Gianni Indino, Presidente di Confcommercio della Provincia di Rimini – siamo ancora di fronte ad un contesto di contrazione dei consumi, in cui le famiglie hanno modificato i propri comportamenti di acquisto. Anche nei saldi le scelte sono sempre più razionali, con un’attenta valutazione dei prezzi e programmazione degli acquisti”.
L’indagine conferma l’attenzione al prezzo da parte della clientela (85%). Inoltre, segnale non trascurabile della modificazione dei consumi intervenuta negli ultimi anni, per il 15% degli intervistati la clientela è ormai orientata ad effettuare i propri acquisti quasi esclusivamente nei saldi. Tra i prodotti più venduti per l’abbigliamento si segnalano maglioni, pantaloni e in generale capi da tutti i giorni. Bene anche le vendite di capispalla e piumini, i classici capi invernali per cui l’acquisto era stato rimandato, prima di Natale, complice il clima ancora mite.
La spesa media pro-capite si attesta a 80 euro circa.
“Si conferma la capacità dei punti vendita tradizionali – conclude il Presidente Gianni Indino - di affiancare all’attenzione per il rapporto qualità-prezzo il valore aggiunto di servizi personalizzati alla clientela. Azioni di comunicazione mirate, che affiancano gli strumenti tradizionali a quelli più innovativi, come i social media, sono il segnale di nuove scelte di investimento da parte degli operatori, su cui il nostro sistema associativo sta già investendo, e che vanno sostenute per rilanciare ulteriormente l’attrattività delle nostre città”.